Belluno terza città italiana a ospitare la Luiss Business School

È da poco ufficiale la notizia di una grande occasione per Belluno: sarà la terza città italiana, dopo Roma e Milano, a ospitare la Luiss Business School, la Scuola di Business e Management dell’Università Luiss Guido Carli di Roma. Riconosciuta a livello internazionale e accreditata EQUIS (European Quality Improvement System), la Luiss è stata la prima scuola italiana di alta formazione a entrare nel Global Business School Network (GBSN), la rete di business school più importante a livello mondiale.

L’arrivo nel nostro territorio di un’istituzione così autorevole è frutto di un progetto ambizioso, che ha trovato il sostegno e la collaborazione di Confindustria Belluno Dolomiti, Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Comune di Feltre e Consorzio BIM Piave di Belluno. Una sfida che gli imprenditori locali hanno accettato con entusiasmo, ben consapevoli degli enormi benefici che la presenza di questa scuola potrebbe portare, immettendo nuova linfa all’economia della città e, più in generale, del Nord Est. 

La presenza della Luiss a Belluno risponde all’esigenza di avere sul territorio possibilità di alta formazione, centri universitari e poli di ricerca, la cui mancanza ha spinto molti giovani a lasciare la città, prima per studio e poi per lavoro. Un vero peccato visti i grandi nomi imprenditoriali legati alla nostra provincia.

Nasce così l’Hub “Veneto delle Dolomiti”, centro di eccellenza per l’alta formazione, la consulenza e la ricerca applicata in ambito business e management. Il cinquecentesco Palazzo Bembo, nel cuore della città, ospiterà da marzo 2020 i corsi della Business School, che punteranno a diffondere il metodo di eccellenza imprenditoriale in un territorio ricco di imprese di altissimo livello. Questo obiettivo è diventato una vera e propria missione per questa scuola che punta, come afferma Vincenzo Boccia, presidente della Luiss, ad “essere vicini alle imprese favorendone la crescita e la capacità di affrontare le sfide dell’economia digitale e dell’internalizzazione”.

La proposta formativa sarà rivolta sia a laureati (con master full time della durata di 2 anni) sia a professionisti (con master executive di durata variabile per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e, in parallelo, delle aziende). I primi corsi saranno dedicati al turismo, anche in funzione dei grandi eventi sportivi internazionali che avranno luogo nella nostra regione (Cortina 2021 e Olimpiadi 2026), e al management d’impresa, per poi comprendere percorsi specifici legati all’innovazione 4.0, alla digitalizzazione e all’internalizzazione: temi che, ne sono convinto, daranno importanti stimoli e nuovo slancio all’imprenditorialità del bellunese.

Cosa cambierà nel panorama immobiliare bellunese?

L’arrivo della Luiss Business School comporterà un grosso cambiamento anche per il mercato immobiliare, che vedrà un aumento esponenziale delle richieste di immobili in affitto nel nostro territorio da parte dei professori e degli studenti che parteciperanno alle lezioni. Una grande opportunità per Belluno, dirai tu. Il problema però è che sia il comune di Belluno che le località limitrofe sono attualmente molto carenti di queste strutture.

La prima causa che secondo me ha portato alla scarsità di case da affittare è sicuramente una politica rivolta esclusivamente alla tutela degli inquilini, senza però preoccuparsi di tutelare anche in minima parte i proprietari. Proprietari che, non sentendosi salvaguardati adeguatamente, nel corso degli anni hanno preferito rivolgere la loro attenzione alle affittanze brevi piuttosto che alle locazioni classiche, forse meno sicure dal punto di vista della certezza delle prenotazioni ma di certo più remunerative e soprattutto meno rischiose per quel che concerne l’introito del canone d’affitto; per non parlare poi del fatto che nelle locazioni brevi il proprietario ha l’assoluta certezza che il turista, una volta terminato il periodo di vacanza, tornerà a casa sua lasciando quindi libero l’immobile. Cosa che invece non è proprio così scontata nelle locazioni a lungo termine, specialmente in caso di controversia.

La seconda causa, dal mio punto di vista, può essere trovata nella tipologia di immobili utilizzati per le locazioni: appartamenti vecchi, poco curati e, di conseguenza, poco appetibili; appartamenti proposti senza nessun tipo di intervento migliorativo e pubblicati con foto poco professionali, fatte magari col cellulare e con l’immobile in disordine. Quindi, se hai un immobile da mettere a reddito, il mio consiglio è quello di fare un intervento di Home Staging (servizio tra l’altro che la nostra Agenzia, HL Immobiliare, offre ormai da qualche tempo con estrema soddisfazione dei proprietari) in modo da renderlo non solo più appetibile ma anche diverso rispetto agli altri immobili presenti sul mercato.

Alla luce di queste considerazioni, consapevoli dell’enorme opportunità che la Luiss offrirà al nostro territorio e del fatto che i prezzi delle case hanno raggiunto in questo periodo i minimi storici (come ti dicevo nel mio precedente articolo), ti consiglio di prendere in seria considerazione l’idea di investire i soldi che hai da parte in un immobile da mettere a reddito.

Sandro